Il tesoro nascosto dei divani

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Sarà capitato anche a te, magari nello smantellare una vecchia cantina, di aprire il cassetto di quel mobile tanto vecchio e di pensare “ma come faceva a tenerlo in casa”. Eppure, aprendolo, sarai stato sicuramente pervaso da tanta curiosità e da un sorprendente spirito investigativo, scorrendo ed esaminandone il contenuto.
Ogni tanto, neanche troppo di rado, questa sensazione ce l’abbiamo anche noi.
“Come?”, ti chiederai.
Fra i diversi servizi che offriamo c’è l’ormai arcinoto “rifacimento di vecchi divani, sedie, letti e di tutto ciò che riguarda il mobile imbottito”.
Che cosa significa?
Significa che il tuo vecchio divano (o quello del tuo parentado) entra nel nostro capannone come un vecchio rudere, incerto anche lui se buttarsi in discarica oppure darsi una sistemata (ebbene si, ci pensa anche lui), per poi uscirne rinnovato e con un bel po’ di autostima in più!
Ma ti sei mai chiesto cosa succede nel mentre?
Nel mentre il vecchio divano viene denudato, spolpato, smembrato fino all’ultimo chiodino.
Sì, ma cosa centra questo con il tesoro di cui dicevamo prima?
Ebbene, ogni vecchio divano ha il suo piccolo tesoro:
al suo interno c’è una zona, una tasca dove nessuno può arrivare, ci arriva solamente chi lo monta e chi lo smonta.
Quella tasca nell’arco della sua vita inghiotte ogni tipo di oggetto che sguscia fuori dalle tasche dei suoi proprietari e, essendo inaccessibile, il divano coccola nel suo ventre questi oggetti fino al momento in cui il proprietario si decide a “rifarlo”.
È solo in quel momento che il nostro tesoro torna alla luce.
Ma di che tipo di tesori stiamo parlando?
Ti stuzzico con qualche esempio:
Telecomandi: ricordo ancora il giorno in cui ne trovammo 3 all’interno dello stesso divano, immagino la battaglia di quell’uomo alle prese con la sparizione costante del telecomando del suo televisore!
Monetine: di qualsiasi nazione ed epoca. Tante, tantissime vecchie lire (e con loro un filo di nostalgia) e svariate monete straniere cadute probabilmente dalla tasca di qualche incauto viaggiatore.
Briciole e caramelle: apparentemente insignificanti, ma ricordano il vissuto casalingo del divano della nonna, sempre pronta a darti biscotti e caramelle quando andavi a trovarla la domenica pomeriggio.
Collanine e braccialetti: ebbene sì, anche oggetti di valore, persi per sbadataggine o per bruciante passione.
Le mutande della contessa: sì, anche loro! Può capitare che in un momento di frenesia, la tasca segreta del divano sia il posto migliore per occultare il misfatto.
Lettere d’amore: qui la storia è lunga, se la curiosità ti divora, eccola qui.
Lettere di incarcerazione: non ci crederai, ma all’interno di questa “tasca” abbiamo trovato un ordine di incarcerazione risalente al 1920. La missiva, in lingua svedese, incarcerava il vecchio Olaf reo di non aver pagato una multa. Olaf per scampare pensò bene di nasconderla nel divano e 100 anni dopo è arrivata a noi (foto in copertina).

Potrei andare avanti ancora, ma penso di aver stuzzicato abbastanza la tua curiosità da farti guardare il tuo divano in modo diverso.
“Chissà cos’avrà dentro?”
La sola curiosità non basta per decidere se vale la pena rifare il tuo divano (per questo leggi qui), ma può farti comprendere che in realtà vale più di quello che sembra e, prima di gettarlo via, vale la pena scriverci per un consiglio e un’opinione sulla sua eventuale seconda vita.
Noi siamo i custodi del tesoro che contiene, i clienti i proprietari.
Curioso?
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